dal 12 ottobre al 20 novembre 2022
e dal 12 al 28 maggio 2023

spettacoli serali ore 20.30
domenica ore 16.00

MAX GIUSTI

è

IL MARCHESE DEL GRILLO

Commedia Musicale di
Gianni CLEMENTI Massimo ROMEO PIPARO
con Musiche originali composte da Emanuele FRIELLO
dal film di Mario MONICELLI, scritto con BENVENUTI, DE BERNARDI, PINELLI, ZAPPONI

Regia

MASSIMO ROMEO PIPARO

Dopo il grande successo di inizio stagione, sarà ancora il travolgente talento di Max Giusti con “Il Marchese del Grillo” a chiudere la stagione del Teatro Sistina. Un appuntamento dettato dalla grande richiesta del pubblico della Commedia Musicale tratta dalla sceneggiatura del film “cult” di Mario Monicelli. Lo spettacolo, scandito da battute e aforismi indimenticabili, è un mix vincente di ironia e sarcasmo, con la regia di Massimo Romeo Piparo, le musiche originali composte da Emanuele Friello, le ricche scenografie di Teresa Caruso e con un grande cast di oltre 30 artisti.

Agli inizi del XIX secolo, vive a Roma il Marchese Onofrio del Grillo, Guardia nobile di Papa Pio VII, trascorrendo le sue giornate nell’ozio più completo, frequentando bettole e osterie, coltivando relazioni amorose clandestine con popolane e tenendo un atteggiamento ribelle agli occhi della sua famiglia, bigotta e autoritaria. Le sue giornate trascorrono nell’organizzazione di innumerevoli scherzi e beffe dei quali risultano spesso vittime i popolani, altri nobili e la sua famiglia oltre allo stesso Papa. Il suo edonismo senza remore e le sue provocazioni ingiuriose nei confronti di mendicanti, Papi e consanguinei, proseguono liberamente fino al giorno in cui Napoleone invade lo Stato Pontificio e i francesi entrano a Roma. L’incontro con una giovane e bellissima attrice, e l’amicizia con un giovane ufficiale francese, gli fanno per la prima volta pensare di poter abbandonare Roma per Parigi.

La disfatta di Napoleone a Waterloo ristabilirà però le cose e il Marchese del Grillo fa il suo ritorno a Roma dove ad accoglierlo trova un clima ostile e una minaccia di condanna a morte per il suo alto tradimento nei confronti del Papa. Per la prima volta però uno dei suoi terribili scherzi, la sostituzione di persona operata ai danni di un povero carbonaro ubriacone, consentirà al Marchese un onorevole riscatto con un finale a sorpresa.